di Valeria
Reda ha un incubo: si sveglia nel deserto, vede il padre pascolare le pecore, invano lo chiama, gli chiede aiuto perché sta sprofondando nella sabbia. Svegliandosi di soprassalto, lo trova in preghiera.
Giunti alla Mecca, Mustapha si unisce ai fedeli.
La notte, Reda inizia a cercare, sempre più preoccupato, il padre che non è ancora tornato: per strada, un uomo pascola le pecore.
Il giorno dopo il ragazzo si dirige alla Mecca. Questa volta ad inghiottirlo non è la sabbia ma la folla di fedeli, e la notizia che avrà di lì a poco: Mustapha è morto.
Viaggio alla Mecca è una sorta di percorso iniziatico.
Reda è costretto ad accompagnare, in auto, il padre Mustapha nel suo pellegrinaggio dalla Francia alla Mecca.
Durante il viaggio, l’incontro con personaggi particolari permette ai protagonisti di scontrarsi e ritrovarsi.
E’ un pellegrinaggio verso la riscoperta dell’ altro, sono due generazioni messe a confronto. Un figlio sicuro di avere in pugno il mondo, che spesso si scontra con le difficoltà della vita. Un padre stoico, duro, che mostra, alla fine, uno sguardo tenero e complice. |
Mustapha ha bisogno del figlio, ma sa che deve trasmettergli la sua esperienza di vita per insegnargli a crescere.
In diversi momenti i protagonisti vogliono dividersi ma poi si ritrovano sempre nella stessa auto a proseguire il loro viaggio.
Come nelle favole e nella vita è Reda che alla fine, salutando il padre, deve percorrere solo il ritorno verso casa e verso il suo futuro.
Valeria
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