lunedì 12 gennaio 2015

CAHIERS DU PETIT CINEMA. La bicicletta verde

Una pedalata verso la libertà

Wadjda dopo mesi di impegno è sul palco pronta a ricevere il primo premio per la migliore recitazione del Corano. La preside le chiede cosa farà con quei soldi, lei risponde che comprerà una bicicletta. La donna, sconvolta, le ricorda che le ragazze non posso andare in bici e decide così di devolvere i soldi in beneficenza.

Sarà più tardi la madre a ricompensare la determinazione e le fatiche della figlia, regalandole la bicicletta tanto desiderata.

Due bambini si lavano il volto, le mani e i piedi per prepararsi al momento di preghiera. In La bicicletta verde di Haifaa Al-Mansour, è l’alba e Wadjda recita fianco a fianco con la mamma, mentre nel cortometraggio Zakaria di Gianluca e Massimiliano De Serio, in un altro luogo, Zakaria sta imparando a pregare con un ragazzo che ha appena conosciuto.

Quanto una religione seguita per scelta può condizionare la vita di chi la segue?

La bicicletta verde è un film toccante, che mostra quanto l’essere umano spesso non sia libero di scegliere con la propria testa e il proprio cuore perché legato ad una cultura che non lo permette. Wadjda è una bambina libera, che non rinnega la sua cultura, ma chiede solo di poter correre con la sua bicicletta. Una bambina, che con forza e coraggio lotta per la sua emancipazione.

E’ lei ad insegnare alla madre il valore e l’importanza dell’indipendenza, provando ad aiutare la sua famiglia a non dividersi, quando le regole della religione diventano più forti degli affetti.

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