lunedì 17 novembre 2014

CAHIERS DU PETIT CINEMA. Soy Cuba


Una voce rimbomba nella mente di Pedro, parole assillanti affollano la sua mente ripetendogli che ha appena perso il terreno e la sua casa. Pedro, governato da disperazione e dolore, torna al campo sfogandosi con i frutti del suo lavoro.

Cuba è la voce narrante che fa da cornice ai tre capitoli proiettati del film “Soy Cuba”, una selezione che ha reso bene l’idea del contenuto totale della pellicola ed anche del linguaggio stilistico e rivoluzionario utilizzato dal regista.

Alcune delle storie illustrate sembrano inizialmente non legate al periodo della rivoluzione cubana, è, infatti, la voce narrante a trarre un tratto d’unione tra i diversi episodi ed il loro legame con il periodo storico che il regista vuole restituire.


Lo spettatore difficilmente rimane indifferente agli stati d’animo dei protagonisti. I personaggi lottano contro soprusi, povertà, ingiustizie, tutti bisognosi di una rivoluzione tanto privata che nazionale.

Così come farà Enrique, molti saranno i rivoluzionari che lotteranno per la libertà. Questa guerra servirà a migliorare Cuba e la vita dei suoi abitanti?

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